Lettere & Segnalazioni

Differenziata fatta in casa
Dopo dieci anni di governo Mattei e un anno e mezzo di governo Marini nel comune di Albano Laziale cosa si è fatto per far partire la raccolta differenziata? Pur non credendo alle classiche “sparate” durante la campagna elettorale di alcuni candidati del centro sinistra che avevano affermato che tutto sarebbe stato pronto entro 3 mesi, era impossibile che si arrivasse a questo immobilismo. Eppure la tematica dei rifiuti nei Castelli Romani e, soprattutto ad Albano Laziale, dovrebbe essere nella top ten della lista delle cose da fare di un sindaco e una maggioranza che si rispetti.
A circa due mesi dal collaudo e dall'inizio dello sversamento nel VII invaso, l'odore nauseabondo che accompagna la vita dei cittadini del villaggio ardeatino via Roncigliano, Cecchina e tutta la zona nel raggio di svariati chilometri, ci suggerisce delle riflessioni
Come è potuto accadere?
Nella teoria, se un'amministrazione volesse iniziare la raccolta differenziata, come potrebbe permettere l'apertura di un ulteriore invaso della discarica? In tempi non sospetti sono state avanzate critiche da parte di vari movimenti cittadini riguardo lo scarso impegno del team di professionisti addetti ai lavori nel trovare le isole ecologiche, nella strutturazione di una gara d'appalto per la raccolta porta a porta, non meno alla collaborazione con i comuni limitrofi che, parola del sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, è stata offerta in almeno un'occasione.
Insomma, dopo un anno e mezzo si era alla ricerca di almeno un minuscolo indizio che portasse finalmente a qualcosa di concreto in merito alla raccolta differenziata porta a porta.
Forse invece di perdere tempo ad accusare i cittadini o il Movimento 5 stelle di Albano di essere dei malfidati e compiacendosi del lavoro svolto per la causa, gli addetti ai lavori, compreso l'attuale assessore all'ambiente Claudio Fiorani, qualche cosa in più dovevano farla davvero.
Qualcosa non deve essere andato come i “guardiani del faro” di SEL Albano, dicevano, impazzando sui social network o sui giornali aggredendo chiunque avanzava un dubbio circa la lentezza dei lavori. La lentezza continua ancora oggi anche sul progetto delle compostiere, infatti, a metà luglio sono finite le indagini da parte di tecnici per definire quali cittadini di Albano sono idonei ad avere una compostiera domestica, alla data odierna niente si sa su chi riceverà la fantomatica compostiera.
Alla luce di questi fatti in una soleggiata giornata di luglio, il 12 per la precisione, viene “inspiegabilmente” tolta la delega ai rifiuti all'attuale assessore all'ambiente, ergo, il progetto sulla raccolta differenziata porta a porta, e consegnata al consigliere Luca Andreassi in quota UDC … tutto da rifare.
Riepilogando, siamo a Settembre 2011, un anno e mezzo dall'inizio del mandato al Sindaco Marini, un invaso in più nella discarica di Roncigliano, i secchioni della “monnezza” stracolmi due giorni su tre, un assessore all'ambiente senza delega ai rifiuti, ed un odore nauseabondo alle porte della città di Albano, oltre che nelle case degli abitanti limitrofi alla discarica,alla faccia dei garantiti monitoraggi.

Movimento 5 stelle Albano Laziale
                                      

Corso di Albano



Mi rivolgo agli albanensi veri, che come me sono nati e cresciuti ad Albano.
Questa mattina stavo commentando con delle amiche la messinscena organizzata da alcuni commercianti il 15 settembre.
Penso siamo tutti d'accordo che la situazione di Corso Matteotti era diventata insostenibile: traffico a qualsiasi ora, passeggiare era diventato un rischio per la propria incolumità se si metteva un piede giù dal marciapiede, per non parlare dell'aria irrespirabile.
La scelta di dimezzare il traffico lasciando un solo senso di marcia era inderogabile e spero che per l'amministrazione sia un punto di partenza su cui non tornare indietro.
Adesso mi rivolgo ai commercianti che credo ancora interessati per la maggioranza al bene della città, come potete pensare che un corso di Albano più vivibile possa danneggiarvi?
Voglio sperare che quella vista ieri sia una minoranza rumorosa che non vi rappresenta, altrimenti viene la tentazione di spendere altrove i propri soldi. Alcuni di quelli più “coloriti” non sono neanche albanensi.
Quelli che amano Albano si impegnano a farla tornare bella, vivibile e ospitale con iniziative come il Festival Bajocco.
A noi è sembrata una chiara strumentalizzazione politica, senza nulla a che vedere con il bene della città.
Come si può costatare un peggioramento degli affari in così poco tempo, per di più nei soli mesi estivi?
Non esiste un nesso di causa-effetto. La crisi dei consumi esiste ovunque, anche i centri commerciali limitrofi accusano una flessione. La differenza forse è che altrove si moltiplicano le promozioni, ma immagino siano cose che già conoscete.
Ieri una sparuta minoranza ha offerto uno spettacolo indegno di Albano. Quando, nei mesi scorsi, potevano partecipare agli incontri organizzati dalle associazioni di categoria per trovare soluzioni condivise, non avevano tempo. Adesso si cimentano nello sport nazionale di lamentarsi, addossando agli altri le responsabilità delle proprie incapacità.
Vorremmo raccogliere proposte e collaborazioni dai cittadini e dai commercianti che sinceramente vogliono migliorare la nostra città, potete farlo sul gruppo Facebook “Corso di Albano”.
Parafrasando il noto discorso di Kennedy, è giunto il momento di chiedersi cosa possiamo fare per Albano.

Rita M.


MONTEPORZIO
Ambiente e Giunta Gori: niente da dichiarare…

Se volessimo fare una bilancio dei due anni di amministrazione Gori non sapremmo cosa scrivere per quello che riguarda l’ambiente, anche perché questa giunta, nata solo per il desiderio di rivalsa e di ambizione strettamente personale di alcuni esponenti dell’attuale maggioranza, non aveva inserito nel proprio programma nessun punto su tale tema. A conferma di ciò in due anni di amministrazione dobbiamo solo menzionare interventi di ordinaria amministrazione.
Negli anni di crisi mondiale dell’energia il nostro comune ha abbandonato quello che di buono si stava costruendo. Non ci risulta nessuna partecipazione a progetti europei, nessun finanziamento ad hoc per installazioni fotovoltaiche e termiche. Nella passata amministrazione erano stati messi in campo interventi su scuole , uffici pubblici e attività private in concomitanza con campagne specifiche.
L’unica cosa da sottolineare è l’Aumento della tassa sui rifiuti, esagerato e immotivato che ha depresso definitivamente quella che doveva segnare la svolta ambientale del nostro comune.
Non parliamo poi dei nostri Sentieri Tuscolani realizzati e ristrutturati con tanti sacrifici e lavori, che versano in uno stato di abbandono senza manutenzione e controllo e nei quali discariche abusive nascono ogni giorno. Basta farsi un giro al Tuscolo per capire che sono ormai anni che non si interviene nemmeno con l’ordinario. Aspettiamo fiduciosi una vera e chiara politica ambientale, Monte Porzio lo merita.

Lettera firmata

Albano Laziale - Parcheggio di via Rossini